Trump definisce Volodymyr Zelensky un “dittatore” e accusa l’Ucraina. Reazioni a Mosca e silenzio a Bruxelles nuove tensioni internazionali.
Le tensioni tra Donald Trump e l’Ucraina hanno raggiunto un nuovo livello dopo le recenti dichiarazioni del presidente statunitense, che ha definito Volodymyr Zelensky un “dittatore” e ha accusato Kiev di essere la causa della guerra in corso.
Le parole di Trump hanno scatenato una serie di reazioni, da Mosca, che ha applaudito il suo intervento, a Bruxelles, che è rimasta in silenzio di fronte alla crescente frattura tra il presidente degli Stati Uniti e il leader ucraino. In un momento cruciale per il conflitto in Ucraina, queste dichiarazioni rischiano di alterare le dinamiche internazionali e le relazioni tra i principali attori coinvolti.
Tensioni tra USA e Ucraina, Trump contro la politica di Zelensky
Il conflitto tra gli Stati Uniti e l’Ucraina sembra aver raggiunto un nuovo punto di rottura. Le recenti dichiarazioni di Donald Trump, che ha definito Volodymyr Zelensky un “dittatore”, hanno scatenato una serie di reazioni da Mosca a Bruxelles. Un attacco diretto che segue uno scambio di accuse tra i due leader, con Trump che accusa l’Ucraina di essere la causa della guerra e Zelensky che lo definisce intrappolato nella disinformazione russa.
Ma le ripercussioni di queste dichiarazioni potrebbero estendersi ben oltre i confini delle due nazioni coinvolte, influenzando le dinamiche internazionali e la posizione dell’Europa sulla guerra in Ucraina.
Lo scontro tra i due leader, cosa sta succedendo
Il confronto verbale tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky ha assunto toni molto duri nelle ultime ore. Trump ha accusato Zelensky di essere un “dittatore senza elezioni” e ha sostenuto che l’Ucraina sia in gran parte responsabile della guerra. A queste accuse, Zelensky ha risposto duramente, affermando che Trump vive “in uno spazio di disinformazione russa”.
Nonostante il tono delle dichiarazioni, l’attacco di Trump non si è fermato qui: in un successivo post su Truth Social, la sua piattaforma, ha rincarato la dose, suggerendo che il presidente ucraino dovrebbe fare in fretta a indire elezioni o “non avrà più un Paese”. A Mosca, il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha elogiato la posizione di Trump, definendolo un “politico indipendente”.
Oltre a ribadire che non nasconde le proprie opinioni, specialmente nei confronti di Zelensky, che secondo Lavrov rappresenterebbe un “individuo patetico”. Nel frattempo, l’Unione Europea ha mantenuto un silenzio imbarazzante su queste dichiarazioni, con le istituzioni europee, come la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, completamente assenti dal dibattito pubblico.